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L’alimentazione del bovino negli allevamenti

Tutto quello che c’è da sapere sull’ alimentazione del bovino negli allevamenti

Alimentazione del bovino negli allevamentiL’alimentazione del bovino, ma più in generale di tutti gli animali degli allevamenti, ricopre un ruolo fondamentale nella corretta gestione dell’allevamento considerando che è senza dubbio una delle più importanti voci di spesa per l’allevatore.

L‘alimentazione dei bovini in particolare è fondamentale sia per assicurare il benessere del bestiame sia perché influisce direttamente sull’ alimentazione umana, condizionando la qualità e la quantità delle produzioni di carne e di latte.

Nell’allevamento di bovini diventa quindi essenziale pianificare razioni alimentari (razionamento) in relazione ai mangimi per bovini che si utilizzano. Razioni alimentari che nello stesso momento devono essere diverse a seconda dei vari stadi della vita degli animali accompagnando e soddisfacendo le esigenze nutrizionali e produttive del bovino.

Bisogna inoltre tenere conto che il bovino è un ruminante, quindi ti consigliamo di approfondire ulteriormente questo aspetto nel nostro articolo che parla del funzionamento degli stomaci dei ruminanti.

Di quali alimenti ha bisogno il bovino?

Come tutti gli animali, anche i ruminanti necessitano di due fonti principali di alimenti: energetici e azotati. Questi diversi tipi di alimenti servono per regolare la temperatura, camminare, formare la muscolatura, assicurare il metabolismo. Quando si parla di alimentazione inoltre, non dobbiamo dimenticarci dell’acqua. Un bovino beve da 30 a 50 litri d’acqua al giorno a seconda dello stadio psicologico, della temperatura esterna e dell’alimentazione che riceve.

La dieta dei bovini

Prima di entrare dentro l’argomento ci teniamo a ricordare che l’impiego di farine animali è vietato per tutti gli erbivori e quindi anche per i bovini.

La dieta del bovinoL’alimentazione del bovino prevede una dieta ricca di risorse cerealicole e foraggiere, circa l’85% del totale. In particolare, tra le risorse foraggiere, il granoturco da foraggio permette agli allevatori di avere scorte garantite nel tempo oltre ad incrementare il livello energetico delle razioni. La restante parte di alimentazione invece dovrebbe essere costituita da fonti proteiche vegetali, come panelli di soia o colza, minerali e vitamine.

Per il tipo di razione, ossia la rispettiva proporzione di questi diversi alimenti (erba, foraggio, cereali, panelli) invece vale un discorso diverso: il tipo di razione dipende in maniera considerevole dall’età del bovino, dal tipo e dalla regione di produzione.

L’alimentazione varia a seconda della disponibilità regionali

Ovviamente, ogni alimentazione che si rispetti è anche basata sulle disponibilità dell’area in cui si trovano i bovini, questo sia per andare incontro a spese minori da parte degli allevatori, sia perché in questo modo gli allevamenti sono più sostenibili. Per esempio, nel nord della Francia, una regione di produzione della barbabietola da zucchero cosi come in alcune zone dell’Italia, la polpa di barbabietola secca o pressata sostituisce il granturco perché più economica.

Cosa mangia il bovino? La corretta alimentazione dei boviniIn altre regioni invece, l’insilato di mais può essere sostituito dall’insilato di sorgo e dall’erba medica oppure direttamente da cereali schiacciati.
Per la lettiera invece, gli allevatori preferiscono utilizzare canne di granoturco o sorgo oppure crusche di riso.

Niente vieta di utilizzare altri prodotti derivati, come la melassa, la polpa di agrumi, le patate non commercializzabili nel circuito destinato all’alimentazione umana, i panelli di colza, il girasole o la soia, le trebbie di birra.

Il granoturco e i mangimi industriali negli allevamenti ingrassatori

Gli ingrassatori invece sono quegli allevamenti in cui si fa un ingente consumo di granoturco e mangimi per bovini industriali integrativi. Il granoturco è sì una pianta molto energetica dal momento che è ricca di glucidi grazie al suo alto contenuto di amido, ma è povera di proteine.

Per assicurare il corretto accrescimento del bovino quindi, l’allevatore deve prevedere un’integrazione proteica della razione che solitamente è apportata dai mangimi industrali. Questi ultimi sono in grado di bilanciare e integrare l’alimentazione dei bovini grazie alla presenza di circa un centinaio di componenti, tra cui: cereali, proteaginose, panelli di oleaginose, sottoprodotti dell’industria molitoria, degli zuccherifici, manioca, la patata dolce, la polpa di agrumi, ecc.


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